Innanzitutto, questa non é e non vuole essere una classica recensione (ce ne sono già tante in rete), ma semplicemente un test volontario (pagato) per permettermi di capire se la Leica M-P (typ 240) che da tempo ho in mente di acquistare come secondo corpo, possa essere realmente usabile per i lavori fotografici che normalmente realizzo.

Premetto che in linea di massima mi occupo di fotografia commerciale, food, ritratti, fotografia di matrimonio e reportage di vario genere.

 

Recentemente ho subito un furto che non auguro a nessuno, in particolare a nessun fotografo: ritrovarsi in pochi minuti senza 2 macchine fotografiche e senza ottiche (tutto materiale nuovo) é decisamente debilitante sia per la mente che per il fisico...oltre che per il conto in banca.

Dopo mille pensieri e riflessioni mi sono deciso a provare una macchina che da tempo pensavo di inserire nel corredo per realizzare meglio e con più soddisfazione alcuni lavori.

Ho utilizzato per anni e con soddisfazione una Leica M3 e successivamente una Leica M4-P, un 35 mm, un 50 mm è un 90 mm.
Naturalmente a pellicola e prevalentemente in bianco e nero.
Inutile dire che la prospettiva di poter contare su una Leica M con la comodità del digitale mi allettava parecchio. Spendere quasi per averla, 7000€ molto meno...

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Parliamo della Leica M-P...

 

Molto bella e affasciante, ma pesa più delle versioni a pellicola e... Purtroppo si blocca spesso sotto "stress" da salvataggio file.

 

Non vi scriverò ne specifiche tecniche, ne descrizioni roboanti e lusinghiere. Ce ne sono già parecchie in rete.
Semplicemente alcune impressioni d'uso, per lo più destinate a colleghi che intendano valutare questa alternativa.
Riassumendo, si tratta di un bel prodotto, molto ben curato e rifinito, lussuoso ma non appariscente; affascinante, elegante, ma purtroppo non fa per me e probabilmente neanche per molti altri fotografi!

Di sicuro un weekend non è sufficiente per conoscere a fondo questa macchina, ma già dopo poche ore mi sono reso conto che:

 

- ottenere una messa a fuoco precisa è molto difficile, quasi una questione di fortuna  (intendo che se in un ritratto, voglio che la pupilla sia a fuoco, deve essere perfettamente a fuoco, non approssimativamente nitida).
Il telemetro può essere preciso, ma nel workflow di uno shooting o di una sessione di ritratti, scattati a diaframma aperto, ti costringe a fermarti spesso per verificare la corretta messa a fuoco. Spesso, comunque, muovendosi anche di poco, si esce dalla minima zona di fuoco “perfetto". Escludo a priori il live-view che non mì interessa come modo di lavorare su una macchina di questo tipo.

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- i file sono molto belli. Mi piacciono più di quelli che ottengo dalla canon 5d mk3, ma sicuramente buona parte del risultato è dovuto anche alla qualità delle ottiche e alla costruzione meccanicamente molto diversa delle due macchine.

- è sbilanciata. Mi riferisco al peso del corpo che tende a cadere in avanti con un 50 mm summilux. Dopo meno di 1 ora avevo male al mignolo.
Con un 35 mm summicron le cose migliorano ma non di molto.
Le vecchie versioni a pellicola erano meglio bilanciate e ovviamente più leggere.

- lo scatto è rumoroso (per una Leica M). Se paragonato sempre alla versioni a pellicola, il rumore risulta molto più forte e deciso. Le vibrazioni dovute all'otturqtore sono più evidenti e fastidiose.

- dopo una serie di scatti (non raffiche), pause e altri scatti, la macchina ha già abbondantemente esaurito i 2 gb di buffer... E si ferma. Non si può più scattare per un numero imprecisato di secondi.
Inaccettabile per un professionista... E non solo.
Difetto molto fastidioso. Potrebbe dipendere dalle Sd, ma dubito... Per la cronaca ho usato una Lexar 32 gb da 633x

 

-  all'accensione la macchina é lenta a partire e non è possibile scattare se non prima di diversi secondi.

- in alcuni casi, appena accesa, la macchina da un messaggio di attesa prima di poter scattare (12 secondi) che la rendono inutilizzabile fino alla fine del countdown. Se nel frattempo si preme il pulsante di scatto, anche solo per attivare l'esposimetro, il countdown riprende da 12...
Anche questo è lo ritengo inaccettabile e molto molto fastidioso!

- buona la qualità del display ma poco usabile il "meccanismo" di revisione delle immagini scattate; per verificare se il fuoco è preciso nelle immagini, ingrandendo sul particolare con la rotellina, si deve ripetere il percorso inverso, cambiare immagine, e ripetere l'operazione foto per foto. Questa procedura rallenta molto il check delle immagini. Di solito lo faccio tra una sessione e l’altra, per verificare quanto c'è di buono tra gli scatti appena realizzati.

 

- la batteria mi pare durare molto.. Penso che arrivi tranquillamente a 1500/2000 foto senza usare molto il display.

- il telemetro è luminoso e limpido; mi piace molto. Buone anche le cornici a led. Mi piacciono!

- se si riesce a centrare il fuoco preciso, lavorare con una Leica M, rispetto ad una reflex professionale, ti permette di inquadrare meglio e azzeccare con più facilitá il momento giusto, quello che nella tua testa doveva essere l'istante da immortalare, oltre che (parlo personalmente) darti una certa soddisfazione d’uso.
Quello che dovrebbe essere l'obiettivo da raggiungere per molti fotografi.
Purtroppo tutti gli altri limiti rendono quasi vano questo indiscusso vantaggio.

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Nella sostanza speravo che la Leica M-P potesse rappresentare una buona soluzione (seppur costosa) per gestire una parte dei lavori che realizzo, come ad esempio matrimoni, ritratti, reportage, eventi.

In realtà ho capito che potrebbe essere una splendida macchina per fare foto "personali", quando non sto lavorando e non ho la pressione del risultato “ad ogni costo” e in poco tempo.

Certo, sarebbe un po' costosa come soluzione, ma sicuramente molto soddisfacente.

Per tutto il resto ci sono le reflex di vari formati… 😉

Se avete curiosità o dubbi, scrivetemi pure.